Alessandro Manzoni dal 30 capitolo del suo romanzo "I promessi sposi" rivolge l'attenzione sulla peste che ha colpito la Lombardia nel 1630. La peste uccideva persone di ogni età, senza aver pietà per nessuno. L'epidemia decimò la popolazione in modo atroce, distruggendo intere famiglie e portando scompiglio in tutto il territorio. All'inizio, come lo scrittore ci racconta, la gente distorceva la realtà, tentando di convincersi che la malattia che incombeva non fosse la peste. Presto, però le persone dovettero riconoscere quale fosse la verità, e ammettere l'errore. Essendo una malattia altamente contagiosa, la popolazione iniziò a prendere le distanze da qualunque individuo ne presentasse i sintomi. Quest'ultimi erano essenzialmente: mancanza di forza, bubboni su tutta la superficie del corpo e febbre elevata. I malati venivano portati in carri guidati dai monatti, persone che avevano superato la peste e quindi ne erano vaccinati, e venivan...
L’Istituzione scolastica, in primo luogo, ha come obiettivo quello di formare culturalmente i giovani, di educarli e di farne dei buoni cittadini. La scuola è un luogo d’importanza incalcolabile per i ragazzi. Andarci è una necessità, ma soprattutto un diritto e un dovere. Ci si reca a scuola per apprendere, per socializzare e per confrontarsi con altre persone della nostra età. Il confronto è importante, perché consente di scambiare opinioni e quindi di crescere insieme. Troppo spesso non si tiene conto delle opinioni degli altri ma si ritiene che la propria idea sia la migliore e che non possa essere discussa in nessun modo. Molte volte alunni volenterosi vorrebbero seguire e partecipare attivamente alla lezione, ma questo è impedito loro dai compagni disinteressati, che disturbando, non contribuiscono alla creazione di un clima sereno in classe. Un altro esempio lampante è quello del bullismo, che si sta radicando sempre di più nelle scuole. Approfittare della propria forza, de...
Traccia: Commenta questo brano, tratto da un articolo del Corriere della sera dell’11 aprile 2005: “Oggi il suicidio è la seconda causa di morte tra i giovani nella fascia di età 15-19 anni e la percentuale è triplicata negli ultimi trent’anni. Alcuni sondaggi mostrano che circa il 40 per cento degli studenti di scuole secondarie hanno preso in considerazione il suicidio in qualche occasione, più o meno seriamente” Svolgimento: E’ impressionante scoprire che il suicidio tra gli adolescenti è la seconda causa di morte, ed è anche impressionante scoprire che moltissimi giovani, almeno una volta hanno pensato al suicidio. L’adolescenza, non è un periodo facile per molti giovani, è il periodo nel quale si commettono più errori. Molti ragazzi cadono del baratro della droga e dell’alcool senza riuscire ad uscire, altri nell’anoressia o nella bulimia, mentre alcuni possono essere traumatizzati psicologicamente da una violenza … Insomma, l’adolescenza è il periodo più diffici...
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