La scelta di William Wilberforce - di Daniele Sammartino


Tema argomentativo di Daniele Sammartino       2°G
Traccia
Secondo te, ha fatto bene William Wilberforce  (della cui vita tratta il film Amazing Grace) a scegliere di rimanere un deputato del parlamento britannico, o avrebbe fatto meglio a diventare un pastore anglicano, come aveva pensato di fare dopo la sua conversione religiosa?
Svolgimento
William Wilberforce è stato un deputato inglese dell’età contemporanea (1700/1800) che ha deciso di garantire la libertà a “uomini” originari dell’Africa. Infatti questi ultimi, da decenni, venivano deportati nelle Americhe per servire gli “uomini bianchi”, che si definivano superiori, colonizzatori e si consideravano portatori di civiltà nel mondo. Al fine di perseguire il suo obiettivo, rinunciò, però, alla sua vocazione di diventare un pastore anglicano.
Secondo me, quest’ uomo dai grandi valori, rimanendo nel parlamento britannico, ha fatto la scelta più giusta e concreta della sua vita. Sono stati infatti il suo amore e il suo impegno nell’attività riformatrice dell’Inghilterra, a consentirgli di porre fine all’ingiusta e meschina tratta degli schiavi. Quest’ ultimi, spesso, venivano comprati in cambio di semplici avena e verdura. Erano costretti ad abbandonare il loro Paese d’origine, i loro villaggi e le loro famiglie. Venivano caricati sulle navi negriere; erano inferni sulla Terra. Avevano i polsi e le caviglie incatenate, e spesso le donne erano costrette dagli uomini a concedere il loro corpo, perdendo la verginità con un uomo che non amavano. Rimanevano mesi, occupando un metro quadrato di spazio, in condizioni assolutamente non igieniche. La puzza nauseante degli escrementi e dei rigurgiti, provocati dal mal di mare, rendeva impossibile la respirazione. È difficile raccontare quei momenti strazianti, descrivere  quei luoghi abbandonati da Dio.
William, però, era terribilmente indeciso. Non sapeva se continuare con la sua attività di parlamentare o dedicare la sua vita alla preghiera. Gli piacevano la solitudine, quei momenti passati sdraiato sull’erba bagnata, insieme alle ragnatele. Lui stesso diceva di amare Dio e di volerne predicare la parola; ma più lo amava, più si rendeva conto, che ciò che serviva all’Inghilterra e al modo era un’azione riformatrice, che si poteva effettuare, solamente rimanendo in parlamento.
Gli uomini morivano su quelle navi. Erano in centinaia sulle negriere ad aspettare il passo avanti di Wilberforce. Non è stato semplice ottenere l’ abolizione della tratta. William e i suoi sostenitori erano una minoranza, ma non vincono sempre e solo le maggioranze, la storia lo dimostra. Tale minoranza, infatti, ha permesso d’introdurre nella società inglese dell’epoca, un nuovo modo di pensare e ha portato il popolo e poi gli altri membri del parlamento a ragionare e a riflettere su tali temi. I  nostri eroi, in carne ed ossa sono riusciti così a realizzare il proprio progetto di vita, garantendo pacificamente uno dei diritti fondamentali dell’uomo: l’essere liberi.
Non potrò mai capire le sensazioni che hanno provato quelle persone sulle navi, e le difficoltà che Wilberforce e i suoi sostenitori hanno incontrato, ma ciò che hanno fatto li ha resi degli eroi dell’età contemporanea.

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